Quattro musicisti, quattro produttori con percorsi diversi ed importanti.
Insieme per condividere un’idea, un progetto di ricerca articolato in capitoli:
fare musica per conferenze scientifiche,
concepire la scienza come poesia.

Dall’incontro di quattro produttori del calibro di Vittorio Cosma, Gianni Maroccolo, Max Casacci e Riccardo Sinigallia nasce un progetto innovativo e coinvolgente, un connubio senza precedenti tra musica e scienza. Deproducers è una sorta di collettivo, al quale hanno collaborato agli esordi anche il superproduttore Howie B e lo strabiliante batterista Dodo Nkishi. I Deproducers si ripropongono di musicare dal vivo conferenze scientifiche raccontate in maniera rigorosa ma accessibile.

Planetario, il primo capitolo, risale al 2012 e unisce la musica alle conferenze spaziali dell’astrofisico e direttore del Planetario di Milano Fabio Peri. Il tutto con il corredo delle immagini originali concesse dall’ESA per lo spettacolo.

Botanica, il secondo capitolo, vede la luce nel 2016 e crea una colonna sonora organica e ricca per le incredibili rivelazioni sulla vita segreta delle piante, narrate con rigore da Stefano Mancuso, uno dei massimi neurobiologi viventi.

Nel 2019 vede la luce il terzo capitolo, DNA, prodotto dai Deproducers e da AIRC, il primo polo privato di finanziamento della ricerca indipendente sul cancro in Italia. Lo spettacolo porta sul palco il filosofo ed evoluzionista Telmo Pievani, e gode della consulenza scientifica del professore e ricercatore Pier Paolo Di Fiore.

DNA ripercorre la storia che accomuna ogni essere umano, dalla formazione delle prime cellule alla comparsa dell’Homo sapiens, fino alle nuove conquiste della genetica. DNA è un viaggio in teatro alla scoperta del valore della ricerca scientifica, sia come strumento fondamentale contro il cancro, sia come metafora del processo di miglioramento di se stessi attraverso la conoscenza.

Tutti gli spettacoli utilizzano i visual di Marino Capitanio e le scenografie di Peter Bottazzi.

L’idea di Deproducers nasce da Vittorio Cosma, che decide di coinvolgere alcuni dei musicisti che più stima in un progetto che faccia incontrare musica e scienza.

Una mattina, decide di entrare nel Planetario di Milano, dove incontra il direttore Fabio Peri, uno scienziato con un importante retroscena musicale. L’empatia è immediata e il professore viene subito coinvolto nel progetto: è, di fatto, la nascita di Planetario.

L’astrofisico illustra le meraviglie del cosmo e il mistero della sua nascita, le costellazioni e la loro mitologia, il rapporto tra l’Uomo e l’Infinito, il tutto veicolato da un’incredibile capacità di coinvolgere il pubblico con un linguaggio semplice ed accessibile.

Con lui, i quattro produttori stendono un tappeto sonoro dal vivo che trascina l’ascoltatore dritto nel centro della volta celeste, rendendo il concerto un vero e proprio viaggio intergalattico.

A un incontro pubblico organizzato da Aboca, Vittorio Cosma incontra invece Stefano Mancuso nel 2015. Di nuovo, l’immediata empatia porta alla genesi dell’idea di Botanica. Il neurobiologo si occupa della comunicazione che avviene tra le piante, studiandone le modalità secondo criteri rigorosamente scientifici.

Davanti al pubblico, un lato del tutto sconosciuto del mondo vegetale viene svelato nel corso di un incontro divulgativo ma rigoroso, comprensibile a chiunque.

I musicisti, sovrastati dalle proiezioni sincronizzate create da Marino Capitanio, accompagnano il viaggio disegnando mondi sonori pulsanti e coinvolgenti, che potenziano la comunicazione dello scienziato e catturano il pubblico.

Nelle prossime settimane, verranno svelati i contenuti di DNA: la storia della nostra evoluzione biologica verrà narrata da Telmo Pievani, in uno spettacolo che il frontman-filosofo-biologo ha definito “un cavallo di Troia che attraverso la musica, la poesia e le immagini trasmette al pubblico contenuti scientifici importantissimi e aggiornati, in particolare le frontiere della ricerca sul cancro.”